Sodio PCA
Il sodio PCA – o sodium PCA (acronimo che sta per Pyrrolidone Carboxylic Acid) secondo denominazione INCI – è un ingrediente biocompatibile molto utilizzato nella cosmesi. Chimicamente si costituisce sale sodico di acido pirrolidincarbossilico, più specificamente è un amminoacido molto comune, derivato della prolina e presente in un largo parterre di proteine.
Per i neofiti la sua struttura non dice molto, ma in sintesi si tratta di un composto che funge da fattore idratante naturale, nel senso che ha la capacità di favorire il naturale mantenimento dell’idratazione della pelle. L’NMF, per chi non lo sapesse, coincide con il Fattore Naturale di Idratazione, la parte acquosa che convive con la parte grassa della nostra pelle.
Ecco allora spiegato il suo utilizzo in cosmetica: il sodio PCA è un idratante e umettante, più efficace addirittura della glicerina, del propandiolo e del sorbitolo, mantenendo un profilo assolutamente atossico, non irritante e anallergico sia per pelli sensibili che infiammate. Insomma, nessun effetto collaterale.
? Proprietà del sodium PCA
L’aspetto del sodio PCA collima con un liquido limpido per il 50% rappresentato da una soluzione acquosa. Detto ciò, si evidenziano le sue modalità di impiego.
Non particolarmente sensibile alle alte temperature, il sodio PCA è anzitutto idrosolubile e fra le sue massime prerogative c’è quella di migliorare l’assorbimento epidermico degli altri ingredienti con cui si trova a convivere in una formula, per esempio l’acido ialuronico, oppure gli oli più famosi tipo argan, jojoba e mandorle dolci.
? Funzioni del sodio PCA secondo INCI
L’INCI ci offre una rapida panoramica delle funzioni possedute dal sodio PCA:
- umettante: trattiene l’acqua all’interno di un prodotto e sulla pelle, mantenendo un’idratazione costante senza dispersioni;
- idratante e ammorbidente: sono le azioni che il sodio PCA promuove sulla cute;
- antistatico: riducendo l’elettricità statica, riesce a neutralizzare facilmente la carica elettrica su una superficie;
✅ Destinazioni d’uso: i prodotti in cui è contenuto
Oscillando fra lo 0,4 e il 4% di percentuale d’uso, il sodio PCA è contenuto prevalentemente in creme per i trattamenti topici della pelle, nelle lozioni gel, nei tonici idratanti sia per pelli secche che anaelastiche, negli antirughe viso e total body. Presente inoltre nei contorno occhi e nei rassodanti per il corpo, regola il pH preservandone i corretti valori.
È una costante efficace nei prodotti per capelli, quindi negli shampoo e nei balsami, con il risultato di rendere le chiome elastiche, lisce e lucenti conferendo volume.
Lunezia, azienda agricola polifunzionale che spazia dall’apicoltura alla sintesi di prodotti cosmetici biologici, ecosostenibili e dichiaratamente Made in Italy, inserisce il sodio PCA in diverse formulazioni in vendita su Lunezia Cosmetics, in primis le creme al veleno d’api antirughe.Il largo utilizzo è suffragato dalla totale sicurezza dell’ingrediente, su cui il CIR ha effettuato accurati studi di tossicità e sensibilizzazione. Con la certificazione dell’ente, il sodio PCA non dà pensieri di alcun tipo ed è un valido alleato della cosmetica, versatile e polivalente. Difficile non trovarlo indicato in etichetta, e questo la dice lunga, molto lunga sulle sue proprietà e benefici.