Quale profumo rimane di più?
Quale profumo rimane di più? Al di là dei vari trucchi che possono essere messi in atto per far durare più a lungo un profumo, esistono proprio alcune fragranze che, per la loro consistenza intrinseca, sono in grado di essere più persistenti, permanendo nell’ambiente grazie alla scia rilasciata, oltre che sulla propria pelle.
Districarsi tra i tanti profumi presenti sul mercato non è semplice quindi cerchiamo di prendere maggiore dimestichezza con quelli che, per definizione, hanno note più durature, capendo anche la differenza tra eau de parfum e eau de toilette.
Quale profumo rimane di più tra eau de parfum, estratti di profumo e eau de toilette?
Il punto di partenza per addentrarci nel mondo delle fragranze persistenti è capire, quando acquistiamo un eau de parfum e un eau de toilette, quale dei due saprà darci migliori risultati in termini di durata e intensità. Spesso vengono infatti confusi senza sapere esattamente quale sia la differenza.
Quali sono i profumi persistenti? Intanto va detto che quando parliamo di fragranza persistente si fa riferimento ad un profumo che lascia la scia, che sappia essere intenso ed opulento. In pratica il classico profumo che rimane nell’aria anche quando la persona è andata via. Questa caratteristica è tra le più ricercate tra gli amanti dei profumi. Tuttavia non va trascurato come la permanenza non dipenda solo dalla concentrazione di note ed essenze ma anche da altri fattori, come il pH o tipo di pelle. Per esempio, una cute troppo secca tende a non assorbire bene il profumo che perciò si disperde subito nell’aria.
Ma la regola generale per reperire un profumo persistente è quello di orientarsi sempre verso un eau de parfum evitando le eau de toilette, che contengono una concentrazione più bassa di oli essenziali. L’eau de toilette è infatti una fragranza leggera ma allo stesso tempo potente, avendo una buona concentrazione di oli essenziali. Invece l’eau de parfum, avendo una maggiore concentrazione di materie prime, può durare più a lungo. Basterà una goccia in tutti i punti strategici per profumare sempre durante la giornata. Ecco perchè è meglio prediligere il secondo.
Quale profumo rimane di più? L’estratto di profumo
Da considerare è anche l’estratto di profumo. A differenza dell’eau de parfum che contiene tra il 15% e il 20% di oli essenziali, e il resto viene miscelato con alcol e acqua, l’Extrait (Estratto di profumo) contiene fino al 30% di profumo puro.
Già dalla sua concentrazione possiamo quindi dedurre come l’estratto di profumo sia capace di durare nel corso della giornata per più tempo. Se già l’eau de parfum viene considerato persistente permanendo circa per 4-5 ore, l’estratto di profumo può arrivare anche alle 8 ore. Se quindi l’esigenza è quella di inebriare più a lungo la scelta non può che ricadere proprio sull’extrait.
Le note più durature
Quale profumo rimane di più? Guardando alle note olfattive più durature si deve puntare ad una base di tipo:
- legnoso, come cedro e sandalo;
- ma anche muschiato;
- ambrato (ambra grigia soprattutto); e poi orientale come vaniglia, patchouli, cannella;
- o resinoso, come Oud e benzoino.
Già le note di fondo sono di per sé più pesanti chimicamente. Se poi sono caratterizzate da tutte queste essenze si rivelano ancora più pesanti, e per questo motivo tendono ad evaporare più lentamente, donando forza, volume e persistenza al profumo.
Caratteristiche delle note più persistenti
Quale profumo rimane di più? Passando ad una rassegna di quelle che abbiamo classificato come note olfattive più persistenti possiamo immergerci in un mondo inebriante da cui lasciarci travolgere.
Partendo dalle note legnose queste si caratterizzano per il calore che riescono a trasmettere con la loro fragranza. Vi rientrano cedro e vetiver con sfumature tendenti al secco, sandalo e muschio con un tocco più morbido, e patchouli dalla sfumatura più ‘umida’. All’interno quindi di una stessa ‘famiglia’ si possono riscontrare alcuni aspetti che contraddistinguono le varie fragranze. Ad esempio il vetiver denota un accentuato sentore di terra e radici, mentre il patchouli, pur ricordano la terra, trasmette un’aroma che richiama qualcosa di fruttato.
Quali sono i profumi persistenti? Passando alle note ambrate queste richiamano essenze orientaliggianti, intense e avvolgenti. In origine vi rientrava solo l’ambra grigia, per poi farvi rientrare anche fragranze più spiccatamente orientali e dolci come la vaniglia e il balsamo del Perù.
Infine abbiamo le note resinose. Essenza di spicco di questa famiglia è l’Oud, che evoca atmosfere suadenti con un tocco deciso e caldo. Vi rientra anche il benzoino, capace di conferire al profumo rotondità e tenuta.
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